"Chi semina suoni raccoglie senso"
da Alice nel paese delle meraviglie
Lewis Carroll

Lasciate cantare "gli" usignoli

Cos'è l'improvvisazione? 
Come si articola il processo creativo basato sulla libertà di espressione e la responsabilità della relazione tra i suoni, gli individui, le vite?

Tutto questo è possibile sperimentarlo domenica 22 aprile partecipando a "The Music In You" il laboratorio sperimentale di improvvisazione progettato e realizzato da Webindra.

A partire dalle 20.30 sarà possibile partecipare con il proprio strumento alla nuova sessione di incontro prevista.

Appuntamento a Biella presso Palazzo Ferrero in corso del piazzo 25 per dare fuoco alle polveri della creatività.


Per informazioni e partecipazione
+39 392 89 44 103

3 commenti:

Roserosse ha detto...

In certi momenti ho nostalgia di un luogo dove sono stata una sola volta, di un'esperienza vissuta una sola sera, ma in maniera intensa. Quando ci penso e avrei bisogno di trovarmici, il ricordo mi porta in una foresta, una foresta di vita, quindi di suoni. Io sono parte di essa, una foglia; nessuno mi vede, ma tutti sanno che ci sono, non sono superiore ne' inferiore a nessuno, sono importante come chiunque altro, una parte del tutto. Nessuno ha pretese, sul mio colore, sui miei movimenti. Quando ho voglia, quando me la sento, mi stacco...e volo.
Questa la mia esperienza a The Music In You.
Un saluto a tutti. Rose

Roserosse ha detto...

In certi momenti ho nostalgia di un luogo dove sono stata una sola volta, di un'esperienza vissuta una sola sera, ma in maniera intensa. Quando ci penso e avrei bisogno di trovarmici, il ricordo mi porta in una foresta, una foresta di vita, quindi di suoni. Io sono parte di essa, una foglia; nessuno mi vede, ma tutti sanno che ci sono, non sono superiore ne' inferiore a nessuno, sono importante come chiunque altro, una parte del tutto. Nessuno ha pretese, sul mio colore, sui miei movimenti. Quando ho voglia, quando me la sento, mi stacco...e volo.
Questa la mia esperienza a The Music In You

Anonimo ha detto...

Ero già stato in passato a questi appuntamenti e una cosa in particolare mi aveva colpito:

il fatto che un gruppo di persone evidentemente molto diverse per età e "avanzamento" nel cammino musicale e non, messe insieme a "suonare alla caso" (così pensavo) riuscissero a creare un Gruppo con la GRU maiuscola!

Ebbene questo gruppo mi aveva stupito per il feeling che si era creato in certi particolari momenti in cui tutti suonavano insieme rapiti dal suono e con una grande

apertura verso gli altri. Lì ho iniziato ad intuire quel che di "misticheggiante"(mi si passi il termine) mi pare i maestri Gabriele e Stefano trovino in questa

attività!
Ieri(22/04) ho fatto un'esperienza "nuova" al lab...il fatto di avere una chitarra non amplificata in una nutrita orchestra fremente
mi ha inizialmente un poco irritato perchè non potevo schitarrare e fare il culo a 200 decibel alla selva di percussionisti presenti, e pure a tutti gli altri,sì!

Poi..capito che non era quello il giusto spirito mi sono messo ad ascoltare e, oltre a godermi il momento musicale imprevedibile, ho osservato due cosette che

vorrei condividere:

1) il valore del non suonare!! abbiamo suonato il primo brano e tutti suonavamo sempre e tanto, tutto, subito (l'ho vissuta così). Nel secondo brano, dopo una bella

chiacchierata ed uno scambio di opinioni le cose sono un poco cambiate. Noi tutti eravamo rilassati, non c'era fretta di creare dissonanze e frasi a tutti i costi...

c'è stato anche qualche momento melodico(che personalmente apprezzo sempre) e mi sono goduto il fare musica insieme a tante persone poste sullo stesso livello musicale

dal destino cinico e rabarbaro (l'improvvisazione libera intendo).

2) l'estrema uguaglianza che si crea tra chi suona! tra noi ospiti c'erano fior di musicisti! Persone che ammiro da quando ero un gagnetto... ebbene...è stato

interessante come il gruppo di "corsisiti" avesse un feeling molto interessante ( questo lo avevo notato ancor più quando era stato l'unico ospite) e come noi esterni

fossimo più arrugginiti nel fare una cosa che conosciamo ma che non pratichiamo forse molto spesso... come se le nostre orecchie fossero un pochino meno aperte.

Insomma...con l'esperienza di ieri mi sono portato a casa qualche cosa..un rinivigorimento di alcuni propositi musicali che mi faccio spesso e dimentico altrettanto

spesso: valorizzare le proposte che un altro strumento fa durante l'esecuzione senza partire dal preconcetto che sia meglio quello che ho in testa io,

non avere fretta di far succedere tutto e subito, vivere l'esperienza di fare musica senza con il solo cervello ma con uno spirito più aperto...emotivo

direi...


La smetto; grazie a tutti per il bel momento di condivisione!!

Ciaoo Marco

Post Post: mi resta sempre un dubbio e mi piacerebbe avere qualche parere a riguardo (magari di uditori e corsisti...i maestri sono di parte!)... Zappa diceva che il

jazz piace solo a chi lo fa...a prescindere dalla battuta...mi pare che questo sia vero la musica completamente improvvisata!!! Sbaglio? Non sono pronto?che ne pensate??

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